La tragica scomparsa dell’asso dell’aviazione veronese è al centro di un reading-spettacolo ideato dalla figlia Damiana Covre e dall’amico regista Alberto Butturini. Il racconto dei due autori è un appassionante viaggio nella memoria, alla ricerca di senso, comprensione e riconciliazione.

La vicenda riguarda il pilota Tullio Covre, “Asso della Regia Aeronautica” durante la seconda guerra mondiale, che scomparve a Messina nel corso di una gara sportiva, il 2 luglio del 1961.

La locandina di un appuntamento de 'Il Sogno di Papà'

La locandina di un appuntamento de ‘Il Sogno di Papà’

 

Quel giorno, nell’estremo tentativo di evitare l’atterraggio d’emergenza su una spiaggia affollata, il pilota scelse la via del mare e del sacrificio.

La figlia Damiana, settima di sette fratelli, era nata da soli trentatré giorni.

A detta degli esperti quella gara l’avrebbe potuta vincere a occhi chiusi. Istruttore di volo sportivo e acrobatico, Tullio Covre stava volando con il suo aereo privato, un “Falco” della Aeromere, con il quale aveva finalmente realizzato il sogno di possedere un apparecchio tutto suo.

All’improvviso si verificò un guasto all’elica e a nulla poté la sua perizia di pilota.

 

la figlia Damiana Covre ed il regista Alberto Butturini

la figlia Damiana Covre ed il regista Alberto Butturini

 

A Verona, dove viveva, Covre lasciò la moglie Vittoria Nuvoloni e i sette figli. La più piccola, Damiana, non avrà ricordi diretti del padre, solo racconti fatti da altri. Ma il desiderio di saperne di più l’accompagnerà per tutta la vita.

Damiana Covre, che oggi vive a Fano dove fa la traduttrice, e Alberto Butturini, professionista della comunicazione e appassionato di storia, si conoscono dall’adolescenza.

Condividono da sempre ricordi e riflessioni, e sono legati da una grande amicizia. Quando, nel 2019, i componenti del Gruppo Nastro Azzurro di Messina contattano Damiana e le chiedono di partecipare al convegno in memoria di Tullio Covre, lei non ci pensa due volte.

 

Il Sogno del Papà

Il Sogno del Papà

 

Convince sia i fratelli che l’amico Alberto a raggiungere Messina, dove oltre al convegno viene celebrata una cerimonia in riva al mare.

Lì, davanti al blu dello Ionio, lanciando fiori in segno di commiato, i fratelli possono così salutare il padre, tutti insieme, mettendo finalmente fine a un lutto mai del tutto risolto.

L’esperienza meritava di essere raccontata. E così Damiana e Alberto si mettono all’opera.

 

il Pilota Tulio Covre

il Pilota Tulio Covre

 

Lei sommersa dalla straordinaria mole di documenti accuratamente conservati dalla madre, lui mosso dalla voglia di raccontare una storia che lasci un segno in chi la vuole ascoltare.

Il testo affronta il tema della perdita o meglio della mancanza del padre. Racconta l’eroismo di Tullio, ma va oltre.

Parla di sogni, di amicizia, di affetti mancati, di scelte difficili, di smarrimenti e di riappacificazione.

Il primo riscontro arriva da parte di alcuni amici riuniti in un salotto, che vengono letteralmente catturati dalle voci sincere dei due lettori e dall’avvincente sequenza narrativa. La richiesta è di continuare.

 

Tulio Covre ed il Suo Falco

Tulio Covre ed il Suo Falco

 

Prende così forma uno spettacolo, che viene arricchito da alcune suggestive sequenze di immagini d’epoca e dalle straordinarie musiche originali di Carlo Pimazzoni.

Quasi senza rendersene conto, Damiana e Alberto si ritrovano sul palco di un piccolo teatro di Verona, dove vengono accolti con grande calore.

Seguono una decina di repliche, tra Verona, Fano, Pesaro, Assisi e Malta. Infine viene realizzato un video che riproduce lo spettacolo integrale.

Per informazioni sul “Sogno del papà” e sulla possibilità di organizzare lo spettacolo dal vivo o una proiezione pubblica, scrivere a 👉damianacovre@gmail.com

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