Potrebbe capitarvi di essere passeggeri di un Boeing 777 di Alitalia e sentire la sua voce presentandosi con il grado di Comandante di quel volo.
Potrete a quel punto rimanere ancora più tranquilli (più di quanto abitualmente già lo siate) certi che ai comandi c’è uno tra i piloti più esperti della flotta; merito anche dei propri 34 anni di servizio, infatti è dall’85 che presta servizio per la compagnia di bandiera.
Gli attenti lettori del Blog di Hangar Italy potranno poi associare il suo nome, quello del Comandante Danilo Baratti, ad una lunga esperienza non solo sugli aerei di linea, ma anche sulla Ferrari dei Cieli: l’SF-260!
Pensare che poi Danilo è stato uno dei primi ad incontrare l’iconica ‘Cadillac dei Cieli’ (come ama chiamarla il Comandante Giacomo Iannelli).
Infatti il Suo corso di volo al 70° Stormo di Latina era il 2° che si confrontava con il celebre aero scuola.
Uno, quindi, tra i primi a ‘rompere il ghiaccio’ con una macchina destinata, per lo più nei primi tempi, a fare una pesante selezione.
Correva il 1977 e terminata la scuola, grazie al quale si era abilitato al conseguimento del brevetto di 1° e 2° grado (la gavetta la fece presso Aero Club dell’Urbe), superò il concorso che gli aprì le porte alla formazione in Aeronautica Militare ed è curioso il fatto che affrontò questo impegnativo percorso vestendo gradi e divisa della Marina Militare Italiana.
“Un periodo in cui ogni giorno (ed ogni volta che salivi su una macchina) ti veniva sempre chiesto di dimostrare qualcosa.”
Giunse al confronto con il Marchetti dopo aver gestito i comandi di diverse macchine tra le quali quelle del P66 e del Siai 205.
Ben 100 ore di volo al proprio attivo sul 260, ma questo non gli risparmia l’impegnativo confronto con una macchina brillante, a cui si poteva chiedere tutto, portandoti ad un esame intermedio (alla dodicesima missione) dove giungeva il confronto con le manovre acrobatiche.
“Con il 260 si è alzata decisamente l’asticella con una conseguente profonda selezione a dimostrazione di quanto sia impegnativa!”
Il parere del Comandante Danilo Baratti è uno di quelli di un pilota che di ‘macchine’ ne ha usate molte e che ha ritrovato sulla propria strada il 260 anche nel ruolo di Istruttore presso la Scuola Urbe Aereo dove il ‘piccolo Mustang italiano’ ha operato sino al 2008.
“Non gli puoi dire nulla e nelle prestazioni ti consente di fare di tutto. Bhe il passaggio dai 100 cavalli di un classico aereo da Aeroclub ai 260 di questa icona volante li senti tutti.”
“Brillante ed impegnativa al punto tale che ti viene sempre chiesto di contrastarla.“
È un bel ricordo quello di Danilo con la tentazione di tornare presto a farci un giro!
Se sei arrivato fino qua, sicuramente sarai un grande appassionato dell’SF-260.
Scopri l’orologio tributo che Hangar Italy ha voluto dedicare ad una delle eccellenze dell’Industria Aeronautica Italiana: L’SF-260.
‘La mente, tecnica e le PR di Hangar Italy’
La quarta generazione di una famiglia di orologiai e gioiellieri (a Sesto Calende dal 1932), ha rappresentato uno dei primi volti dell’E-commerce in provincia di Varese.
Dal 2015 ha unito il proprio nome a tributi al mondo del volo (dal Centenario della SIAI Marchetti all’Anniversario di Agusta); scelte che lo hanno motivato a creare, insieme ad altri compagni di avventura, un marchio indipendente: Hangar Italy – Volo, Motori ed Emozioni.