Nel 2018 il Sistema di Gestione per la Qualità di Sky Eye Systems S.r.l. è stato certificato in conformità alle norme ISO 9001:2015 e EN 9100:2018 per la Progettazione, prototipazione, produzione e supporto post-vendita di sistemi aerei senza pilota (UAS) per il mercato civile e militare.

Nel 2022 Armaereo ha riconosciuto alla SES la Military Design Organization Approval (MDOA) il Rapier X-25 che di recente ha ottenuto, primo in Italia nella sua classe di peso, la Certificazione di Tipo Militare secondo la normativa STANAG 4703, è il primo arrivato nella famiglia “Rapier”; si tratta di un UAS con un peso massimo al decollo inferiore ai 25 kg (che lo fa rientrare nella Classe Mini), una velocità massima di crociera di 46 nodi ed un raggio datalink fino a 90 km con massima tangenza operativa di 16400 piedi dal livello del mare.

 

Il motore è alimentato a benzina. Ha un’autonomia di 6-16 ore a seconda del tipo di missione e può operare con temperature comprese tra i -27°C ed i + 49°C.

L’Aeronautica Militare è stato la prima Forza Armata nel 2020 ad aver acquistato un sistema completo di due velivoli, una catapulta per il decollo ed una Ground Control Station (GCS) a due postazioni per il pilota e per l’operatore del payload e nel 2022 ha attivato un contratto di supporto logistico di 2 anni con la SES, comprensivo di addestramento completo per piloti, operatori sensore e tecnici manutentori, parti di
ricambio e servicing per manutenzione del Sistema.

Questa versione ha attirato l’attenzione anche dell’Esercito Italiano e della Marina Militare.

Infatti a fine 2022 alla Sky Eye Systems è stata aggiudicata la gara europea a procedura ristretta per acquisizione di sistemi aeromobili a pilotaggio remoto (SAPR) ad ala fissa di classe mini a lungo raggio per la condotta di attività militari terrestri, soggetto al rilascio della “Certificazione e Qualificazione di Tipo Militare” secondo la norma AER(EP).P-2 e relativo supporto tecnico-logistico integrato e addestrativo per il triennio 2023-2025.

@Sky Eye Systems Srl

@Sky Eye Systems Srl

Tale fornitura destinata all’Esercito italiano prevede la consegna di 2 sistemi formati da 3 velivoli ciascuno, parti di ricambio per lo svolgimento di 2500 Flight Hours, servizio di Supporto Logistico per 3 anni e addestramento degli equipaggi.

Ma a cosa servono gli UAS e in che modo potranno migliorare la vita del cittadino? Lo abbiamo chiesto al Dott. Filippo Carraresi, Chief Commercial Officer di Sky Eye Systems.

 

  1. Dottore, ci può spiegare perché è così importante aver ottenuto questa certificazione?
    Innanzitutto la certificazione è un elemento fondamentale, imprescindibile, per poter fornire sistemi aeromobili alla Pubblica Amministrazione italiana. Senza una certificazione, un sistema aeromobile non può essere acquisito come “Aeromobile di Stato”, pertanto è conditio sine qua non si possano stipulare contratti con la Pubblica Amministrazione. Inoltre, la certificazione ottenuta dal Rapier X-25 è “unrestricted”, cioè senza restrizioni di volo, nel senso che il sistema può essere operato anche su territorio popolato. Questo traguardo è stato ottenuto dopo 3 anni di intensa e strettissima collaborazione con la “Direzione degli Armamenti Aeronautici e per l’Aeronavigabilità”, con la quale sono stati discussi e concordati gli standard minimi di sicurezza del velivolo.
  2. Due Sistemi Rapier X-25 sono stati già acquisiti dall’Aeronautica Militare e consegnati al 32° Stormo di Amendola (Foggia) e siete in procinto di consegnare i sistemi all’Esercito Italiano all’AVES di Viterbo: Prevedete altre consegne alle Forze Armate?

A fine 2023 è stato sottoscritto con Aeronautica militare un ulteriore contratto per la fornitura di Supporto Logistico integrato per il 2024, inoltre i sistemi in forza all’Aeronautica Militare saranno aggiornati alla ultima Configurazione di Certificazione per permettere di introdurre miglioramenti al sistema sia dal punto di vista logistico che operativo. L’Esercito Italiano ha deciso di dotarsi del Sistema Rapier X-25 come Gap Filler dello Shadow 200, UAV di classe Tattica ma con performance equiparabili al Rapier X-25. Prevediamo quindi di continuare a fornire alle Nostre Forze Armate il supporto e i sistemi necessari ai loro requisiti.

3. Su quali altri progetti state lavorando?
​Oltre alla versione Rapier X-25, il reparto di ingegneria della SES ha lavorato alla versione gemella denominata Rapier X-SkySAR. Questa versione, identica nella struttura del velivolo alla precedente, è equipaggiata con un doppio payload: il classico sensore elettro-ottico/termico insieme ad un Radar ad Apertura Sintetica (SAR), per missioni “ogni-tempo”. Infatti a differenza sensore elettro-ottico/termico, il SAR riesce a osservare attraverso nuvole, nebbia, o fumo, estendendo il campo di utilizzo del velivolo.
Nel Corso del 2023 inoltre è stato stipulato un Accordo di Collaborazione con la IDS/Nextech del Gruppo Fincantieri per lo sviluppo congiunto di una versione VTOL (ad atterraggio e decollo verticale) con un peso massimo al decollo di 50Kg. Questa versione è oggetto di interesse della Marina Militare Italiana in quanto sistema Certificabile data la comunanza con il Rapier X-25 ed imbarcabile

4. Il mercato degli UAS è in grande fermento: quali sono i punti di forza dei vostri prodotti?
In questi anni abbiamo assistito ad un’esplosione del segmento dei Micro UAS (< 2 kg), sia in ambito militare, che civile. Ma è il segmento dei Mini (2-25 kg) e dei Light (25-150 kg) che nei prossimi anni potrà avere una rapida evoluzione, grazie alla stabilizzazione delle normative di aeronavigazione per la classe degli UAS, che permetterà applicazioni anche in ambito civile a distanze cosiddette BVLOS (Beyond Visual Line Of Site). Ed è proprio a questi segmenti di mercato che la SES guarda.
La SES ha in casa la padronanza di tutte le tecnologie abilitanti in ambito UAV che permettono di poter progettare e Certificare differenti piattaforme per le tipologie di applicazioni richieste. Inoltre il Know-How e l’affidabilità ottenuta dal processo Certificativo permette alla SES di poter affrontare le esigenze normative con una consapevolezza unica in Italia e in Europa.

5. Che standard di sicurezza dovete rispettare nella progettazione e costruzione dei vostri velivoli?
Progettiamo i nostri sistemi per essere certificabili secondo le normative militari STANAG e quelle civili EASA. La compliance alle normative permette di mantenere l’aeronavigabilità del sistema senza limitazioni sul terzo sorvolato.

6. Come per OMA, anche per Sky Eye Systems il tema della sostenibilità è un argomento molto sentito: in che modo state lavorando per ridurre l’impatto ambientale dei vostri velivoli?
La SES attraverso dei Bandi di Ricerca sta sviluppando Tecnologie Green quali utilizzo di propulsione ibrida in cui il motore termico viene mantenuto alla massima efficienza con riduzione delle emissioni nocive che ricarica batterie per alimentare i motori Elettrici. Questa configurazione evolverà in un velivolo all-electric in cui non sarà più necessario l’utilizzo del motore termico per garantire l’elevata
persistenza in volo poiché la tecnologia delle batterie si evolverà o la tecnologia ad idrogeno, già sperimentata da SES, sarà scalata a pesi ed ingombri idonei all’installazione a bordo.

7. Secondo Lei come cambieranno gli UAS negli anni a venire?
Gli UAS si stanno già evolvendo da qualche anno per migliorare l’impatto logistico attraverso l’introduzione della capacità di decollo e atterraggio verticale. Negli anni a venire questa tecnologia sarà ulteriormente migliorata riducendo l’energia necessaria e quindi impatto ambientale
attraverso l’evoluzione delle configurazioni aeromeccaniche e sistemistiche.

Con la certificazione STANAG 4703 del Rapier X-25 la Sky Eye Systems è entrata di diritto nel ristretto circolo dei più importanti costruttori di UAS a livello europeo se non mondiale. L’enorme lavoro di ricerca e sviluppo assistito da una produzione molto attenta e meticolosa fatto dalla Sky Eye Systems dimostrano ancora una volta, che la manifattura e l’ingegneria italiana sono ancora un punto di riferimento anche nei
settori più specialistici.

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